Paredro nostro che sei nei mari… con la Medusa.
Visita agli Uffizi di Firenze.
Opere da vibrazioni fiabesche, da conscio collettivo, pur-troppo collettivo. Abusate per losche promozioni pubblicitarie, prima fra tutte la Venere botticelliana ormai eroina di profumi, moda e altro, seconda solo a Monna per sfruttamento della prostituzione artistica. Opere nascoste da orde di cellulari, scrutate da Visitors con obiettivi al posto degli occhi, spiegate da guide vocianti e mortifere, esaminate da guardoni depravati e deprivati di ogni forma di sensibilità artistica al posto della quale giacciono tonnellate di messaggi massmediologici e di memi jingle-liani, per detersivi e altro. Selfiezzate e spiegate, catalogate e digitalizzate, tre dimensionate. Warhol docet. In questo marasma di carne e colore Perseo cattura la mia attenzione.
La sua spada aleggia nell’aria, sta per uccidere il persecutore di Andromeda. Il mito vuole che egli la liberi dal mostro marino per poi sposarla. Nel quadro di Piero di Cosimo, colgo qualcosa di diverso. Un antipatico Perseo sta per eliminare la parte selvaggia, quella più temuta di Andromeda, per farlo assassina il Paredro*, l’animale amico di lei, trasformato dal mito nel suo carnefice. Ma lui, il mostro, l’animale, il cagnaccio, la difende dal mostro umano, il femminicida-animalicida. Da colui che la vuole sottomessa e cruda alla sua volontà. Freud parlerebbe di auto evirazione, ma in fondo rinunciare alla parte animale della vita è proprio questo. Detto ciò il dipinto è Fantastico e godibile vista la scarsa notorietà da bere rispetto ad altri. Ormai verso l’uscita del museo, Perseo ritorna senza mostrarsi. Una luce speciale cattura la mia attenzione: Caravaggio dipinge riflessa in uno scudo la testa recisa di Medusa. Il suddetto eroe ha colpito ancora, anzi prima, l’incontro con la Gorgone è precedente a quello con Andromeda. Il vigliacco stavolta invisibile le fa specchio con lo scudo e la uccide. Medusa è il selvaggio insito nella donna stessa, niente mostri marini da compagnia, lei è mostruosamente primitiva, è vera. Lei pietrifica le membra con lo sguardo. Cosa ne avrebbe detto Freud? Su quale membro si sarebbe concentrato?
Detto questo esco dal museo.
*Paredro: colui che siede accanto (alla Dea)
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