Drago vs Draghi.
L’uomo seduto a gambe incrociate curvo su sé stesso è un’icona gandhiana, un uroboro resistente sottoposto a violenti getti d’acqua. La protesta è silenziosa. Drago contro Draghi. La sublimazione delle forze contrastanti. Insieme a lui migliaia di anime e corpi in espansione, la libertà vuole essere libera, non condizionata. L’Odissea va avanti, i Mostri Idrici sputano acqua gelida, i manifestanti sono zuppi. Lo Stato lo fa per il “loro”, per il “nostro” bene, una bella polmonite da raffreddamento ci proteggerà dal Covid.
La tessera “colored correct”, il verde è la nuance dell’ambiente, occulta il codice a barre (QR code), come tanti pomodori cellofanati saremo scannerizzati dai lettori posti in ogni angolo del pianeta.
Cosa c’è di male? Si chiede la maggioranza dei vegetali sotto vuoto. Sono gli spiriti liberi a non voler esser impacchettati, l’omologazione uccide l’originalità senza la quale qualcuno non può vivere.
P.S.
Per la nostra salute e per quella del pianeta servono CERVELLI GREEN, non tessere. Basterebbe eliminare gli allevamenti intensivi, causa primaria di diffusione di virus e di distruzione dell’ambiente.
Opponiamoci alla dittatura cambiando noi stessi.
No al green pass, sì alla dieta verde.
L‘Uroboro, un serpente o un drago che si morde la coda rappresenta l’unione energetica con il proprio sé, la forza circolare, il potenziamento della resistenza, ma è anche un cerchio magico contro il male e l’inizio di una nuova epoca.
Drago vs Draghi.
Dissidents forever
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