Alberto Lionello.
Alberto Lionello, attore geniale, maestro raffinato. «Per essere un attore o un’attrice di talento devi essere un “cazzo” o una “fica” e tu sei una “fica”» le dice Alberto Lionello durante una pausa dello spettacolo teatrale “Divorziamo” di Victorien Sardou che stanno portando in giro per l’Italia. Lionello vuol intendere che l’attrice-fica o l’attore-cazzo sono profondamente connessi con la loro parte sessual-duendica-animale (animale da palcoscenico, dove il palco si fa oscenico e sacro), sono conduttori e trasformatori di energia sessuale.
Con la voce, la gestualità, la recitazione, l’attore coinvolge e inchioda il pubblico alle poltrone rendendolo partecipe della catarsi. Ma non solo, la comicità necessita di un lavoro in più, bisogna sentire i tempi, rispettare le pause, il ritmo, gli accenti.
Lo spettacolo si deve muovere sulle note di uno spartito musicale dove le risate e gli applausi a scena aperta arrivano puntualmente. Un piccolo sbaglio e l’impianto della battuta crolla.
Lavorare per mesi con un artista del genere è una delle più grandi scuole del mondo oltre che un viaggio nel tempo. In scena si respira l’energia del teatro autentico, un’atmosfera magica che fa scivolare il pubblico e gli attori nella Francia di fine ottocento. Le boutade sapienti e inconsuete di Lionello nei ristoranti serali del dopo teatro condiscono l’evento.
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